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MEGA – Life sucks but I’m ok

by wp_13480744

Un album uscito da un po’ di mesi ma che continua a roteare piacevolmente sul mio giradischi. Siamo a fine anno e quindi è anche tempo di “best of”, ebbene “Life sucks but I’m ok” coprodotto dalla band con l’etichetta One Chord Wonder (The Ponches, Proton Packs, Temporal sluts, Drawing dead, Manges…) sicuramente è tra i dischi consigliati usciti nel 2014. Una copertina stupenda, anche se non da tutti apprezzata (ma avete visto quella dei Copyrights?!), condita da un titolo che si sposa perfettamente con l’immagine scelta,ma anche con i testi un po’ dark humor e l’atmosfera tra Ramones e Misfits del disco.

Ascolti i primi pezzi uno dietro l’altro e subito ti accorgi che dietro al nome MEGA non ci possono essere gli ultimi pischelli innamorati dei Ramones; Robi Tuono, Dan, Mitan e Raffaele sono dei veterani della scena, si passa dai Gambe di Burro ai Drawing Dead dai Kappa Kappa Kappa ai Morbeats, e si capisce da dove arriva un suono così, devoto ai fratellini ma con uno spirito tutto particolare. Del resto già il primo Ep “May the force be with you” era ottimo, una produzione più curata ha fatto solamente emergere chiaramente le potenzialità del gruppo. Registrato e mixato al New Mood recording studio di Brenna (dove sono passati Tough, Riccobellis, Ponches, Temporal Sluts) i pezzi scorrono veloci e melodici, un muro di chitarre che piacerebbero tanto a Johnny, batteria semplice che viaggia in sintonia perfetta con il basso, voce incisiva con cantato in inglese ottimo (bene anche la scelta del flyer interno con i testi che purtroppo non va sempre di moda).

“Life sucks but I’m ok” inizia con un pezzo killer come “Break the ice” che conquista subito, diretto, melodico, punk rock. I testi fanno emergere la passione della band per i film gialli e il mondo dei cinema più sconosciuto, nel secondo pezzo “The strange vice of Mrs. Wardh” troviamo un inserto audio dall’omonimo film di Sergio Martino che rende la canzone ancora più affascinante. “All the colors of the dark” con quell’assolino iniziale e quei grattoni di chitarra è una bomba!

“Shoot straight from my hearth” è quello che che non ti aspetti dopo aver già sentito tante cose belle, i Ramones che fanno un pezzo insieme ai Manges?! E “501st Legion” potrebbe essere un pezzo dei Lillingtons di “Death by television”?! L’osannata band del Wyoming accompagna come un’ombra questo disco per quell’affinità nel accostare sapientemente b-movies, pop/punk e sonorità cupe. 

“The art of ruin” è un’altra chicca forse tra le più belle di un album in cui il livello non si abbassa mai. Quindi fatevi un bel regalo di Natale, ora è uscito anche in CD e lo trovate facile facile su Striped mailorder. Sperando che non passi tanto tempo per la prossima uscita dei MEGA faccio i complimenti per questa che è una produzione tutta italiana e consiglio vivamente!

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